Conosciamo oggi Waze, una delle applicazioni GPS al top delle classifiche di mercato, ma scopriremo che una delle sue caratteristiche popolari non ha nulla a che fare con la navigazione.
“Waze è più intuitiva ed adatta da usare alla guida rispetto a Google Maps,” ha dichiarato Tim Hudak, un utente Waze che ha utilizzato l’applicazione nelle zone di Washington DC e della Florida. “Ma siamo sinceri, tutti lo usano per i poliziotti.”
Come ogni altra applicazione che permette di trasformare il vostro smartphone in un vero e proprio navigatore GPS;
con Waze infatti si può andare dal punto A al punto B, ma il suo principale punto di forza passa attraverso il servizio di segnalazioni concrete al conducente dell’auto, dai pericoli della strada alle code ed interruzioni – l’aspetto social di questa app, permette ad altri utenti di comunicare agli altri utilizzatori presenti in zona tutti i dati in riferimento al percorso scelto – aiutando così i conducenti a raggiungere la loro destinazione più velocemente.
Sicuramente il servizio più “comodo” è quello di poter segnalare gli autovelox.
Certo, questo servizio potrebbe rischiare di varcare il limite della legalità per alcuni stati, difatti potrebbe essere considerato come una tecnologia atta a “disturbare” l’operato della polizia stessa.
Chiaramente, come già anticipato, Waze non è solo un applicazione per evitare gli “autovelox”;
essa permette alle persone di segnalare un sacco di altri problemi sulla strada che stai percorrendo, come ad esempio la costituzione di ingorghi. Ma mentre la sua capacità di individuare gli agenti di polizia fa gola a molti “furbetti” che vogliono tenere al sicuro i propri soldi troviamo alcune critiche da parte delle autorità le quali credono che Waze possa rappresentare un pericolo per gli ufficiali in servizio.
Una delle critiche più importanti a proposito di Waze è stata fatta dal capo della polizia di Los Angeles, Charlie Beck, che ha fatto eco delle lamentele di altri poliziotti che addirittura vedono quest’applicazione come uno strumento utilizzato per “il pedinamento della polizia”.
“La maggioranza dei nostri utenti utilizza Waze per trovare il percorso più veloce. Il problema della polizia è più piccolo di ogni altra cosa”, afferma Julie Mossler, un portavoce di Waze, tramite una e-mail. “Non è possibile ‘inseguire’ o pedinare un ufficiale di polizia utilizzando Waze.”
Fatto sta, che di polemiche ne leggeremo a bizzeffe, ma effettivamente un’app del genere, non può che migliorare la vita di ogni autista che al giorno d’oggi vuole risparmiare tempo e cammino… ma secondo voi, queste funzioni, porteranno a risvolti positivi o negativi?
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